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Periodico di informazione per iscritti al Circolo e per sostenitori. Spedizione solo per abbonamento postale .
€ 20,00 sul c/c postale intestato a Voci della Luna di Sasso Marconi (BO). IBAN: IT87K0760102400000010889400

 

La redazione della rivista é composta da alcuni tra gli associati al Circolo. Contributi e testi a titolo gratuito possono essere inviati a :
vociluna@virgilio.it.

I testi non verranno restituiti e potranno essere pubblicati a giudizio insindacabile della direzione.

 

La rivista Le voci della luna nasce più di venti anni fa a Sasso Marconi come diretta emanazione del Premio Giorgi; l'intuizione iniziale mirava unicamente a far conoscere, oltre il ristretto ambito cittadino e provinciale, la figura del compianto Renato Giorgi, poeta, scrittore, partigiano, Sindaco di Sasso Marconi, cui era intitolato il premio letterario omonimo, e a promuovere i testi premiati. Dall’inizio é l’organo di espressione e pubblicazione dei lavori di un gruppo (ARCI Luna) interessato alle varie forme d’arte (artigianato artistico, pittura, teatro e soprattutto poesia) legate in primo luogo a quella cultura originalmente femminile, materna, dalle forti componenti mitico-magiche-religiose. Con l’andare del tempo all’interno della testata (registrata ufficialmente nel giugno del 1997 come trimestrale e diretta per lungo tempo da Vittoria Ravagli, poi da Andretta Bertolini e da Fabrizio Bianchi) prende parte preponderante la riflessione sulla poesia, grazie soprattutto all’inserimento di nuove leve provenienti da una selezione operata all’interno del Premio Letterario. In questo senso muta anche il pubblico effettivo: si opera un allargamento su scala nazionale, grazie agli abbonamenti riservati ai partecipanti al Premio. Molti giovani poeti, scrittori e critici dunque, si interessano al lavoro della rivista e spesso comunicano la loro volontà di collaborare. L’idea di un pubblico ideale di riferimento, a quel momento, non e' pero' strettamente connotata: l’ipotesi e' quella di aprire nuovi orizzonti al pubblico che s’interessa alla poesia, inserendo contesti di contaminazione/sinergia con le altre arti e con gli altri generi letterari, nonché riservando un doveroso spazio all’attualità, alla riflessione politica, agli studi di genere. La poetica si e' focalizzata comunque da subito nell’interesse sul genere e sui problemi relativi all’espressione delle donne. Non é un caso dunque che gran parte dei collaboratori e dei redattori, ancor oggi, siano di sesso femminile. Vi é la volontà da parte del gruppo di espletare prima di tutto, ogni volta sia possibile, la funzione di voce dell’altra metà del cielo, ridando tutto il peso necessario a quella cultura fondante che non ha riavuto ancora il giusto spazio nella cultura ufficiale contemporanea, che si e' dimostrata decisamente inefficiente nel fabbricare sogni. Sogni che sono nutrimento indispensabile (dell’anima, quanto il cibo per il corpo) per vivere.

I nostri problemi lunatici, relativi alla intensa collaborazione spesso richiesta ed al lavoro di equipe, da una parte hanno smembrato e ricostruito interessi specifici verso alcune aree di lavoro, dall’altra hanno sempre cercato di preservare una continuità identitaria della testata, messa sempre al di sopra di ogni diatriba. I meriti della nostra rivista, oggi, sono molteplici: alta selezione del materiale, rinnovata veste grafica, attenzione alle forme più' interessanti di controcultura, recensioni aperte all’editoria sommersa. Un compito specifico della rivista, oggi, é quello di creare interesse verso un genere culturale che rischia di scomparire, cioè la critica poetica, fagocitata dai meccanismi mediatici dell’immagine-lampo che passa e non lascia traccia. Imprescindibile e' anche la ricerca di un’ ibridazione dei saperi, ed anche l’espressione di un’inalienabile matrice politica (anche se assolutamente apartitica) del nostro operare. In questo senso Le voci della luna sono certamente una rivista militante, uno strumento prezioso per dare voce a chi non ce l’ha, in particolare le donne. Sempre per questo la rivista ha continuamente ospitato una cospicua parte di poesia straniera, preferibilmente con testo a fronte, tradotta da poeti italiani e analizzata criticamente dalla redazione: selezioni delle migliori voci di un estero lontano e vicino che proprio per questo, nel comune percorso delle donne, sentiamo meno vano e straniero. 

 

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